L’Amore ti guarisce – Susan Pa’iniu Floyd

LO SPIRITO DI ALOHA

Susan Floyd è fantastica, ti trasmette un’energia e una serenità che si possono toccare. Sono davvero tangibili! Basta guardarla e qualunque cruccio (se fosse possibile averne in queste situazioni) si annulla, scompare… si volatilizza!

 Susan e Marta (l'interprete del Circle)

Quello che segue è qualcosa delle tante cose ci ha raccontato oggi al Circle of Life di Trieste:

“Le isole Hawaii sono i luoghi più remoti del mondo. Sono almeno a 2500 miglia da qualsiasi altro luogo, eppure le loro canzoni ormai sono conosciute in tutto il mondo… ci sarà un perchè!

Ho avuto l’onore di avvicinarmi a questo percorso di consapevolezza dopo una vita vissuta a Washington lavorando per una ditta farmaceutica.

Un giorno andai a fare un pic-nic con un mio cugino che non vedevo da moltissimo tempo. Andammo in riva a un lago dove c’erano alcune fastidiose zanzare. Improvvisamente mi diedi un potentissimo schiaffo uccidendone una sulla mia guancia. Mio cugino mi disse: “Ma ti sei accorta di cosa hai fatto?” “Eh!?” Io caddi dalle nuvole. Mio cugino mi fece notare che avevo tolto la vita a un essere vivente senza non solo provare qualche tipo di sentimento, ma soprattutto senza nemmeno rendermene conto.

Pochi mesi dopo vivevo alle Hawaii, abbracciando una vita nuova e completamente diversa. Ero immersa nel continuo scambio reciproco di conoscenze e capacità con i miei simili e con tutte le creature viventi. Andai a vivere in paradiso, in un luogo bellissimo che ogni uomo dovrebbe vedere almeno una volta nella vita. C’era uno spirito che mi diceva che c’era qualcosa lì che io dovevo imparare.

Per amore in seguito andai a vivere in Canada  a Vancouver e a malincuore lasciai le Hawaii. Feci davvero fatica ad andarmene da lì. Ma se qualcuno mi chiedeva se ero felice, rispondevo che lo ero.

Dopo qualche anno mi ammalai.. e stavo sempre peggio! A un certo punto non ero più nemmeno in grado di leggere un libro, e questo per me era un grosso problema, perchè ho sempre letto moltissimo. A Vancuver partecipai ad un seminario sullo sciamanesimo hawaiiano, tenuto da Serge Kahili King, che poi sarebbe diventato il mio maestro.

Avendo vissuto parecchio tempo alle Hawaii ero convinta di sapere esattamente di cosa avrebbe parlato, e molto scettica ero anche convinta che mi sarei annoiata, tanto che mi sedetti vicino all’uscita per facilitarmi l’eventuale fuga. Serge mi incatenò alla sua voce… pendevo dalle sue labbra.

Parlò dei suoi maestri e della sua vita. Ci spiegò che la maggiore ricchezza dell’uomo e dell’universo è l’acqua perchè è ciò che fa crescere ed evolvere tutto ciò che è vivo. Ci spiegò come le somiglianze tra gli esserei umani sono molto più fondamentali delle differenze e come tutte traggano origine dai nostri pensieri da cui derivano le nostre azioni e la nostra realtà. E parlò di tutto questo e di molto altro facendolo apparire di una semplicità impensabile.

E tutto appariva così semplice che riuscii ad applicare tutti quei concetti direttamente alla mia vita e alla mia quotidianità, trasformandola radicalmente. La prima cosa che compresi fu la causa della mia malattia.

La causa era l’esatto opposto dello spirito di Aloha! La vita è in Aloha!

Il benessere la salute sono in  Aloha! La malattia la disarmonia sono la negazione di Aloha.

Da quel momento ho cominciato a chiedermi se ero veramente felice.

Serge ci disse che gli scienziati stavano lavorando per quantificare  sperimentalmente quanti pensieri facesse una mente umana nell’arco di una giornata. Erano orientati su una cifra che si aggirava attorno ai 60.000 pensieri quotidiani. Ma quanti di questi pensieri evocavano energia negativa? Quindi l’unica domanda veramente importante a cui rispondere è: sono felice?

Questo è un concetto molto molto potente da quanto è sottile. Lo sapete che quando critichiamo non siamo felici? Io non sapevo nemmeno quanto fossi critica. Lo ero moltissimo e non me ne rendevo assolutamente conto. Il mondo è pieno di persone bellissime che fanno cose bellissime, ma è altrettanto pieno di persone che non fanno cose tanto belle. Prima di imbarcarmi in questa avventura Huna ero un’attivista contro il nucleare, era l’inizio degli anni ottanta. A quel punto dovetti capire cosa dovevo farmene di quei desideri e di quegli obiettivi.

Esiste un principio nella cultura Huna che recita: l’energia fluisce dove si concentra l’attenzione, quindi mi chiesi che cosa volevo per il mondo. Ho capito che se non  voglio il nucleare, l’unica strada è quella di portare la mia attenzione su un mondo dove si sfruttano le energie pulite.

Perchè noi possiamo portare il cambiamento che vogliamo nel mondo cambiando noi stessi e l’oggetto della nostra attenzione.